L’inquinamento indoor è al terzo posto tra i fattori di rischio mortalità dopo pressione alta e fumo

Monossido di carbonio, biossido di azoto, idrocarburi policiclici aromatici, composti clorurati, tetracloroetilene, benzene, naftalene, formaldeide. Sostanze tossiche, alcune ben conosciute, altre dal nome totalmente oscuro a chi non è in possesso di una laurea in chimica, ma che hanno tutte una caratteristica comune: abitano insieme a noi nelle nostre case, rendendo la nostra abitazione più inquinata di una megalopoli cinese. Tanto che l’inquinamento indoor è al terzo posto tra i fattori di rischio per la salute, dopo soltanto i problemi di pressione e il fumo.

Ecco, quindi, 8 regole per salvaguardare la nostra casa dall’inquinamento indoor:

• Non fumare e non permettere ad altri di fumare né in casa né in auto.
• Introdurre mobili, apparecchiature o utilizzare prodotti di consumo composti da sostanze il meno pericolose possibili.
• Seguire le indicazioni riportate sulle etichette dei prodotti per la pulizia della casa e non mischiarli.
• Controllare l’umidità, che non deve superare il 40-50% ed evitare la comparsa di macchie di muffa sui muri.
• Alcune piante da appartamento aiutano a ripulire l’aria dagli inquinanti, e in modo particolare dalla formaldeide, tipo: dracena, aloe, clorofito, crisantemo, gerbera, giglio, peperomia, falangio, sansevieria e ficus.
• Assicurarsi che gli impianti del gas e tutti i dispositivi che bruciano gas o altri combustibili siano ben installati, e curarne la manutenzione.
• Areare i locali almeno due volte al giorno e aprire sempre la finestra dopo aver cucinato (o mentre si cucina).
• Pulire i filtri dei condizionatori a ogni inizio stagione e, nel periodo di utilizzo, lavarli con acqua e sapone ogni due settimane.