Una recente sentenza ribadisce il principio del rispetto dei limiti sonori consentiti per l’installazione di condizionatori.

Quando il condizionatore è troppo rumoroso, tanto da non far dormire non solo il vicino dello stesso piano, ma anche quelli accanto, scatta il reato di disturbo della quiete pubblica. Questo è quello che emerge dalla sentenza n.39883 del 4 settembre 2017 che di seguito presentiamo, in cui un albergatore è stato condannato penalmente per aver installato condizionatori troppi rumorosi.

In merito all’installazione dei condizionatori/pompe di calore sulla facciata di un edificio, abbiamo già indicato che è necessario principalmente:

  • rispettare le distanze minime tra gli altri appartamenti
  • non ledere l’estetica della facciata
  • non scaricare la condensa sui balconi/finestre di altri
  • non creare disagi ai condomini per via degli eccessivi rumori del condizionatore.

La sentenza della Cassazione in esame si sofferma solo sull’aspetto del rumore e sulla possibilità di incriminare il reato di disturbo del riposo e delle attività delle persone, che comunque può comportare sempre una macchia sulla fedina penale.

La corte di Cassazione ricorda che la tutela del cittadino dall’aggressione da rumore trova il suo fondamento nell’art. 844 del codice civile che vieta al proprietario dell’appartamento di emettere, nei riguardi del vicino, rumori che superino la “normale tollerabilità”. La volontà del legislatore nell’utilizzare l’espressione “normale tollerabilità” è quella di lasciare libero il giudice di valutare caso per caso, tenendo conto ad esempio dell’orario in cui il rumore viene prodotto o dei luoghi. Quando l’emissione rumorosa, vibrazioni escluse, supera la normale tollerabilità (oltre i 3 decibel del rumore di fondo) deve essere riconosciuta la sussistenza del danno biologico.

La disciplina penale contenuta nell’art.659 del codice penale e presa in esame dalla sentenza, prevede due distinte contravvenzioni:

  1. il reato previsto dal primo comma (punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 309) per disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone, richiede l’accertamento in concreto dell’avvenuto disturbo. In tal caso, affinché scatti il reato, è necessario che il rumore superi la normale tollerabilità ossia che risulti essere molesto;
  2. il reato previsto dal secondo comma (punito con l’ammenda da euro 103 a 516) riguarda invece chi esercita una professione o un mestiere rumoroso. In tal caso, l’illecito è presunto quando l’esercizio del mestiere rumoroso si verifichi fuori dai limiti di tempo, spazio e modo imposti dalla legge, dai regolamenti o da altri provvedimenti adottati dalle competenti autorità.

La corte di Cassazione ha affermato che i condizionatori rumorosi di un albergo avevano superato i limiti consentiti: l’impianto era posto sul tetto, non era insonorizzato, era privo di paratie ed era particolarmente rumoroso e tale da disturbare il riposo di numerose persone dimoranti nei dintorni.

Ricordiamo di valutare sempre la rumorosità del condizionatore da installare, controllando i valori di emissioni sonori sulla scheda tecnica dello stesso e procedere di conseguenza.